Composizione modulare - semisferoidi - , 1971-72

maiolica a smalti opachi
h cm 128 ca.

 

-  sulla spinta della ricerca modulare dei primi anni '70, Nedda Guidi riprende alcune delle forme già sperimentate tra il 1965 e il 1968 ca. giocando appunto sulla loro possibile modularità. L'elemento sferodie - una sfera mancante di un suo settore - è un degli elementi con cui la Guidi creò nel 1966 alcune opere/installazioni realizzate con l'insieme di forme diverse, gruppi di tre o quattro a volte cinque elementi diversi organizzati nello spazio (una sferoide, una lenticolare e un cilindrico); nel 1971 ca nel periodo delle "colonne bianche" o "Omaggi al Torniante" riscopre l'elemento semisferoide con cui realizza circa sei opere diverse, in colonna o sparse a terra, in questo caso la modularità infinita (guarda residui) connota l'opera della Guidi come una vera e propria installazione, invade lo spazio con la ripetizione infinita dell'elemento; la semplice ma unica variazione di smalto o terracotta scoperta aiuta assieme alle ombre naturali della forma a creare superfici vive e vibranti, lo spazio è a volte vivibile a volte "Impraticabile" (titolo di una storica opera dello stesso periodo), lo spazio è invaso dalla forma, lo spazio tutto è unica scultura.

Esposizioni e Bibliografia

- "Nedda Guidi - Itinerario Umbro" -  mostra diffusa in sette musei Umbri,  cura di Roberta Giulieni - sede espositiva di Todi, Sala delle Pietre, "Le Geometrie dell’Acqua" - 2025



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